Ciao! Ignoriamo il fatto che per andare in stazione direzione Napoli questa mattina son passato davanti a paninari pieni di ragazzi in uscita dai club della fashion week. Feeling old yet?! Ignoriamo!
Scrivo dal treno per Napoli dove sto andando in vista dell’evento che sta prendendo una forma di cui andiamo davvero felici.
Ci saranno:
al mattino interviste e chiacchierate con protagonisti di mondi diversi ma tutti con un filo conduttore: provare ad intervenire su quelli che sono indiscutibilmente dei piani inclinati che dobbiamo provare a raddrizzare, tutti insieme. Dal cambiamento climatico, alla sostenibilità del welfare al linguaggio sempre più polarizzante e delle parole di cui invece dobbiamo riappropriarci con orgoglio.
al pomeriggio ci dividiamo in aree tematiche per discutere di policy su cambiamento climatico, equità sociale e digitalizzazione della nostra vita.
Chi vuole potrà anche partecipare a una attività di rigenerazione urbana nei Quartieri. Per gli altri c’è uno dei Dj piu fighi in Italia (praticamente la sua musica mi fa fare 10x sulla produttività). Se tutto questo non vi basta, stiamo lavorando per portare la pasta e patane piu buona in città…
👇👇 Si mangia, si balla, si parla…👇👇
È tutta una ritirata. E dalle loro stesse idee
Io lo so che sta cosa delle policy, dell’importanza che chi scrive le leggi ci dica PRIMA perché lo fa e cosa spera di ottenere con i soldi, il tempo e le risorse che investe, forse non è la cosa che ci farà fare le ospitate al Tg1 delle 20 (per ora), ma dannazione dovrebbe proprio farlo!
Diciamoci la verità, mi manca un sacco fare Italic: il podcast quotidiano che avevo lanciato in Will in campagna elettorale. Se vuoi che torni (con una formula più policy ovviamente) pigia il bottone qui sotto (ah il referral fatto bene, lo sto facendo male). Con 200 nuovi iscritti faccio ripartire Italic policy driven, non quotidiano.
Questa settimana il pezzo che più ci saremmo divertiti a commentare in Italic sarebbe stato quello di Luciano Capone sul Foglio “Vieni avanti Decretino”. È tutto perfetto. Dal titolo, ovviamente, con la citazione dell’ottimo e nemico delle big Tech Lino Banfi, ma soprattutto per il contenuto sull’urgenza - tutta comunicativa - della politica di dare (si scrive dare, si legge annunciare) risposte che poi non vanno mai da nessuna parte. I casi si moltiplicano:
Tassa sugli extra-profitti delle banche
da tassa sugli extra profitti (il media ha sdoganato una parola che non ha senso e ci han fatto delle leggi che nemmeno in Consiglio dei Ministri volevano condividere fra loro) e che poi è diventato una sorta di anticipo forzoso che le banche facevano al Governo che poi ridava indietro i soldi come tax credit…
Decreto taxi
Abbiamo avuto un problema con l’editing del video della nostra proposta, arriviamo. Nel mentre:
Wired ha fatto una piccola inchiesta il cui vero scoop è che trovare i dati su questo mondo è impossibile e che le amministrazioni comunali han fatto loro pagare persino l’accesso agli atti.
Il tema è sparito dai radar. La proposta rimasta inutile. Le code rimaste chilometriche.
Il tassista che mi ha accompagnato a casa l’altro giorno mentre guidava pistolava con una app verde, pensavo non sapesse la strada e che fosse Gmaps. Mi sporgo, era quella della banca. Aveva 240.719€ sul conto. Not too bad. Io ovviamente sono felice per lui. Magari era il conto di una startup fintech che gestisce da remoto con dipendenti in tutto il mondo. Oppure non è cosi male fare il tassista
Decreto Ryanair
Il Governo aveva fatto un decreto contro gli algoritmi, cioè i sistemi di revenue management, cioè il sistemino che alza abbassa i prezzi in base all’offerta/domanda. Nello specifico lo faceva su un triade di fattori molto specifica, non sul caro prezzi generale dei prezzi.
Ryanair aveva urlato - a modo suo, senza troppi fronzoli - che era contrario al diritto e al buon senso e aveva diminuito/minacciato di diminuire gli aerei e le rotte in Italia (cosa che avrebbe ovviamente impattato i prezzi al rialzo)
Il Governo ora batte in ritirata e trasforma il proprio impianto legislativo in un impianto esortativo all’Autorità Garante del Mercato fatto di tre indizi
picco di domanda
aumento 200% prezzo rispetto al prezzo medio
collegamento con le isole
Non solo il Governo quindi batte in ritirata e cambia idea ma in più fa una cosa superflua perchè dice all’Antitrust cosa fare che è già quello che l’Antitrust fa.
Succede poi una cosa “particolare” con la coincidenza di una indagine proprio dell’Antitrust su Ryainair per abuso di posizione dominante
Si scrivono norme di fretta solo per dire di aver risolto un problema. Spuntare cose dalla lista della spesa pronti per i 20 secondi di passaggio al tg delle 20.
Non ci si cura più non dico dell’implementazione, ma nemmeno che questa norma possa almeno essere approvata. Tempo fa qualcuno si era invitato il termine di Comunicati legge. A metà fra comunicato stampa e proposta di legge. Non c’è manco la norma, ma si finge la sua presenza È puro situazionismo. Non possiamo non canalizzare qui le nostre pulsioni più primordiali perché con questo modo di scrivere le leggi, di comunicare ciò che succede e di “acconciare” tutto alla fine, andiamo a sbattere molto a breve. I danneggiati, ovviamente, noi come cittadini, noi come utenti, noi come dipendenti o imprenditori.
Non funziona bene, allora via tutto
Ultimo fronte della settimana, (chiaramente sono imbenzinato di temi e passione, sorry!) è la riduzione di 300 milioni dei fondi previsti per le startup in Italia. Un mondo che come sappiamo soffre di nanismo, di difficoltà a reperire i fondi per creare un minimo di movimento e struttura di base. L’On. Pastorella (Azione) ha presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati sul tema che ha trovato risposta da parte del Governo. Il succo è: ci sono tanti soldi stanziati per le startup, non son stati spesi tutti, il meccanismo non funziona quindi mettiamo altrove.
Forse si può contestare come la Cassa depositi e prestiti finanzi le startup, qualcuno potrebbe lamentare che il comportamento con investimenti a pioggia rovini l’orizzonte dei deal per gli investitori, che non c’è la selezione che si potrebbe auspicare. Migliorare si può. Staccare la spina no.
Come al solito però, per creare fiducia bisogna condividere gli obiettivi, la ratio, il percorso e i risultati che intendiamo ottenere. In caso contrario rimaniamo col dubbio che non si sa bene dove si sta andando.
Avanti tutta (ma con la rotta chiara)
A
Italic patrimonio nazionale, aridatecelooo :)
Non siamo un sogno, siamo un Paese raccontato da Italic (semicit.).
Se riparte Italic facci pure il merchandising!