Ciao! Crudo, vivo e colorato erano le tre regole che la nutrizionista mi aveva dato per la prima portata di ogni mio pasto. Un frutto, un’insalata. Lo psicologo poi mi consigliò di fare un esercizio tanto semplice quanto banale. Concentrarmi sul primo boccone, masticandolo più del dovuto (stessa cosa in doccia, ascoltando le prime gocce). Se mi conosci, se abbiamo mangiato insieme sai che mangio alla velocità della luce, che mi lavo in 30 secondi netti e che soprattutto in campagna elettorale mangiare come si deve è pressochè impossibile. Ci sono racconti mitologici di Berlusconi e delle sue premialità date a chiunque non lo tentasse col cibo in campagna elettorale, ma vabbeh.
Alla fine il concetto è una cosa banale. Un frutto, un’insalata prima rallentano la foga, aiutano il senso di sazietà ad arrivare progressivamente etc etc. Cosa semplici. Quindi, come al solito, andiamo per passi semplici.
A nudo (non a crudo) e matematico (non colorato)
Come noto, alla base di NOS c’è l’idea che la politica abbia (a buona ragione dell’elettorato) perso fiducia e credibilità. Crediamo che questo sia avvenuto in gran parte per una mancanza di metodo, di misurabilità che rende il dibattito pubblico inadeguato alla complessità del cambiamento. La politica è quindi in un angolo, con armi spuntate e pochi talenti, insufficienti a riprendere la centralità che la politica, come gestione della cosa pubblica, deve avere.
Per non partire e fare già gli stessi errori, abbiamo da subito deciso di condividere il metodo delle decisioni, di eliminare quanto più possibile (del tutto non si può) la discrezionalità in molte scelte e chiarire i percorsi di crescita e sviluppo.
Le organizzazioni le fanno gli esseri umani. Con le loro decisioni, i loro bias, il loro passato e le loro ambizioni future
Quando Feltrinelli mi ha quindi offerto di scrivere un libro, ormai qualche tempo fa, ho accettato, pur sapendo che non sarebbe stato una pietra miliare nella letteratura mondiale, perchè poteva essere una cosa utile, su due fronti:
per condividere la tara necessaria da fare a ogni decisione che racconto successiva. Una decisione è il frutto di un essere umano, senza conoscerne il passato, si fatica a comprendere davvero la scelta. La prima parte del libro è infatti una carrellata di immagini della mia vita dove io credo si siano formate delle cicatrici, dei bias, delle incrostazioni, delle paure e debolezze, ma anche delle ambizioni e delle convinzioni,
per raccontare alcuni pezzi - piu passano i giorni e più dico “nooooo dovevo scriverlo nel libro” - della mia minuscola esperienza imprenditoriale. Will è una bellissima realtà. Per me è stata una grande esperienza di vita ma è una piccola azienda con 50 dipendenti e un fatturato intorno ai 5M (3,5M quando c’ero io). Non sono quindi qui a spiegare come si fa una startup, tantomeno una startup di successo. Vorrei condividere cosa io ho vissuto, sia mai che è utile per chi altro la fuori si sta trovando in una situazione simile e - fatta la tara necessaria - trova errori che io ho fatto e che si possono evitare di fare di nuovo
Ogni giorno facciamo un evento in giro, chiediamo il voto alle persone convincendole del metodo diverso, delle ragioni umane per cui ci attiviamo. Questa prima carrellata di immagini contenute nel libro sono un pezzo, io credo necessario, della trasparenza.
Non è un libro politico. Non è un libro di memorie (vorrei doverlo scrivere fra una 40ina d’anni almeno). È una chiacchierata, in alcuni pezzi un po’ romanzata, per condividere cosa ho vissuto. Si compra qui.
Ora la parte invece matematica. Mancano 87 giorni alle elezioni europee. NOS avrà diversi candidati nelle diverse circoscrizioni. Oltre ai profili che sono arrivati, stiamo cercando anche profili ulteriori che possano rappresentare un cambiamento anche come modelli per chi non è rappresentato, dal centro alla periferia, giovani e non solo.
Per ognuna delle persone che sarà candidata l’obiettivo è fare un risultato straordinario. Ovunque andiamo troviamo tanta voglia di partecipazione, di essere ascoltati e di cambiare. Di capire. Di esserci.
Mi sono dato un obiettivo numerico che ho provato a sintetizzare in un mini file excel di 3 semplici colonne.
La prima colonna è il progressivo degli eventi. Vorrei organizzarne 60 almeno nei prossimi 87 giorni. Se vuoi organizzarne uno, qui il form
La seconda colonna è il numero dei partecipanti. Di solito siamo una sessantina, diciamo che la media sarà 30 persone.
La terza colonna è il numero di persone che ogni partecipante riuscirà a convincere. Diciamo che ognuno di noi convincerà una quindicina di persone, di amici, a votare NOS (e in questo esempio anche a scrivere il mio nome)
Cosi facendo, dovremmo avere 27.000 preferenze. A vederlo sembra un numero incredibile, ma questa sera a cena, quante persone potrai convincere? E da qui al 9 giugno?
Io dico che ce la possiamo fare!
Avanti tutta
A
Ale 27.000 preferenze sono tanta roba! Ce lo auguriamo tutti, davvero!!
Ho la sensazione che per poter parlare davvero a chi non si sente oggi rappresentato dalla politica italiana, bisogna provare a parlare nella stessa loro lingua.
Non possiamo “agganciare” chi dobbiamo cercare di portare a bordo parlandogli di programma elettorale.. perché alla sola espressione “programma elettorale” questa categoria di persone di raffredda e si allontana. Va cercata un’altra chiave.. smart.. e va diffusa.. con facilità.
Così quando stasera a cena esprimerò agli amici la volontà di votare NOS alle europee, a supporto possa avere a disposizione (la butto la) un video che possa ingaggiare gli amici con una pillola di massimo 2 minuti.
Non dev’essere esaustiva.. ma dev’essere un “teaser” che incuriosisca e crei un giancio per approfondire in altri canali. Non so se mi sono spiegato. Buon weekend:)
Mi sa che andiamo dallo stesso nutrizionista 😅