Ciao! Mi piacerebbe dire che sta per finire una settimana, essendo venerdi, ma la campagna elettorale è uno sforzo continuo in cui i giorni perdono anche un po’ di senso, francamente.
Negli ultimi giorni abbiamo presentato il libro in contesti diversi ma sempre interessanti, dall’Assolombarda grazie al Presidente dei Giovani, Federico Chiarini che ringrazio, alle aziende come GreenMediaLab. Parlare di imprenditorialità, di innovazione, di progetti è la cosa che più mi gasa e mi carica.
In molti di questi discorsi e conversazioni che abbiamo avuto, ho citato questo pezzetto dell’intervista di Guido Brera a OneMoreTime che mi è davvero piaciuta:
NOS sta li: sta in quel punto, in mezzo al mare, lontano da molti, scommettendo che è da li che passerà il vento e che sapremo quindi prenderlo con le vele spiegate.
A 14 giorni dalle elezioni europee, non vi nascondo un po’ di tensione, di paura, di ansia. Ci chiediamo ogni giorno cosa non stiamo facendo, cosa dovremmo fare, cosa funziona davvero e cosa no del mondo tradizionale, sperando di imbroccare le risposte. Pochi dati a disposizione che cerchiamo di far fruttare al meglio.
Goldilocks conditions
Questo principio prevede che la vita umana si possa creare in un punto nello spazio in cui la superficie non sia ne troppo calda ne troppo fredda. Una ulteriore interpretazione è che l’uomo dia il meglio di se quando le condizioni intorno a lui non siano troppo complesse ma nemmeno troppo piatte.
Se su questo secondo punto ci siamo già passati con l’idea della zona di disconfort per un team che deve innovare ma senza percepire troppo disordine, la prima condizione è affascinante su due fronti per NOS.
Le condizioni politiche di queste elezioni europee sono quelle corrette perchè NOS possa davvero fare un buon risultato. Campagna elettorale in TV brevissima, poca Europa, pochisssssssimi temi, pochi candidati di valore, qualche pagliacciata in qualche lista. Emergere è facile, è necessario, è evidente.
Dobbiamo aumentare un po’ la temperatura. Per troppo tempo la politica italiana si è adagiata sulla parte bassa di una ideale fascia della tolleranza del disordine nell’innovazione. Pochissimo disordine reale (tanto percepito), nessuna innovazione. Cosi non andiamo avanti. Cosi le discussioni saranno stantie e inutili. Pian piano ma poi tutto d’un tratto dobbiamo insieme cambiare da dentro, radicalmente, il modo di scrivere policy, di fare politica e di fare comunicazione della politica.
Aggiungo un pezzo a quanto sopra: se ci fate caso, quando diventano “ex” i nostri politici diventano tutti molto più ludici. Tutti più netti nel dire cose evidenti, più capaci di vedere macro trend e piani inclinati. Possibile che prima non li vedessero o l’egoismo li ha semplicemente frenati?
Ecco, noi siamo partiti dai macro trend, dal metodo con coraggio e con determinazione ci stiamo posizionati dove l’8 e il 9 giugno passerà il cambiamento. (Non è una semicit di Virginia Raggi e del suo “il vento sta cambiando”.. giuro! GIAMMAI!)
Avanti tutta
A
Avanti tutta! 💪🏼