Ciao! Titolo clickbait necessario perchè sto a morì nell’incapacità di tenere tutto insieme. Ho una chat con me stesso su whatsapp che sta prendendo i contorni di un profilo clinico-psichiatrico piuttosto preoccupante per la mole di appunti, frasi sconnesse e link che non so più perchè stanno la.
Quindi si cambia: la mail arriverà d’ora in avanti il mercoledì (sfruttando cosi la settimanale trasferta romana per scrivere) e il podcast Bigtime riprenderà da prossima settimana ma di venerdì!
Vediamo che succede!
Bezos on my mind
Venerdi scorso sono intervenuto ad Agorà, dall’amico Marco Carrara per parlare del matrimonio di Bezos a Venezia. Se ne fa un gran parlare, da diversi punti di vista. Mondano, turistico, diseguaglianze sociali etc. Da quando mi sono svegliato questa mattina il corriere.it ha già cambiato almeno 5 volte la formulazione del titolo del pezzo su Bezos. E sono solo le 08.21am mentre scrivo…
L’ottimo Jeff è nella mia mente per due motivi però:
Ma perché l’Associazione Nazionale Partigiani protesta contro Jeff Bezos? La stessa associazione che ha avuto posizioni contrarie al supporto dell’Ucraina per resistere contro l’invasor che i ragazzi di Kiev si son trovati in casa svegliandosi una mattina di 3 anni fa, ora protesta contro Bezos e il suo matrimonio. È un signore molto ricco che ama Venezia come molti altri americani e che ha amici ricchi che vogliono viaggiare per essere presenti alle sue nozze. Addirittura Bezos ha scritto nel brief alla società che si occupa di organizzare il matrimonio che - consapevole ovviamente che spostare le Kardashian non sia come chiedere a Alessandro Tommasi di andare al suo matrimonio e comporta una serie di complessità logistiche - era fondamentale fare tutto nel rispetto massimo della città, delle istituzioni e che bisognava assumere quanto piu possibile maestranze locali.
Sì! Ne parliamo per le diseguaglianze che vediamo plasticamente. Ma bloccare il matrimonio di JB non cambierà in alcuna maniera le dinamiche del capitalismo attuale. Dice invece molto delle proteste attuali: a protestare, oltre all’ANPI (!?) ci sono anche i no grandi navi, diritto alla casa etc… un po’ i soliti, si potrebbe dire. Si associano poi i cori No grandi matrimoni! No grandi eventi. Quindi per riassumere: a Venezia - una città che sta sull’acqua con tutte le difficoltà logistiche di vivere in una città del genere:
Non vogliamo turismo giornaliero perché non crea valore (e sono d’accordo). Possiamo discutere poi però di quale diritto vinca, se quello del cittadino residente o del cittadino temporaneo (turista) che anche se povero avrà pur diritto al bello, a visitare Venezia, San Fruttuoso etc etc
Non vogliamo Airbnb perché espelle i veneziani (anche se il crollo dei residenti è ben antecedente, chi viaggia in Airbnb dorme piu a lungo, spende di più in città - non essendoci colazione o cena in casa, non essendoci i servizi integrati etc - e viaggia in piccoli gruppi da 2-3-5 persone e non con pullman da 50 o navi da centinaia di persone).
Non vogliamo grandi Navi (e sono d’accordo, ma poi queste di fatto restano e i croceristi servono a tanti).
Non vogliamo i grandi matrimoni (che portano tanti soldi e tanto margine).
Questa mattina Feltri nella sua sempre interessante e mai banale newsletter
dice di trovare deprimente e triste il matrimonio di Bezos. A me questi giudizi non interessano e mi astengo dal condividere cosa penso io della cosa, ma sono un liberale e sono felice se JB è felice. Feltri poi ospita Leonardo Bison che dice due cose (non spoilero troppo perchè il pezzo è a pagamento e la newsletter - con cui non sono sempre d’accordo - merita di essere pagata quindi se volete leggere tutto, abbonatevi ad Appunti)viviamo in un’epoca meno diseguale di altre passate, con i poveri che - in Occidente e non solo - hanno stili di vita, cure, e istruzione molto maggiori che in tutto il resto della storia umana (Parola di Piketty). E io sono d’accordo! Il sistema capitalistico ha portato molte persone fuori dalla povertà e reso molto molto migliori le condizioni di vita anche delle categorie piu svantaggiate rispetto ai ricchi di qualche secolo fa
alcune cose andrebbero tolte dal mercato perchè non tutto è a dispozione del miglior offerente. Detta cosi è tanto generica che si potrebbe anche essere d’accordo in termini filosofici. Non mi pare che JB si sia comprato cose che non erano sul mercato e che lui ha portato sul mercato con offerte folli. Ci fa solo impressione sia lui. Magari non ha gestito meglio la comunicazione, ma allora stiamo guardando all’infiocchettamento piu che la sostanza…
C’è un secondo motivo per cui JB era nella mia mente però. Quel motivo è che stavo pensando a cosa scrivere in questa newsletter e mi sono sentito come un tappo di sughero che fa su e giu in un torrente in piena. Sono trasportato dalla velocità dei fatti di questi tempi tumultuosi senza però davvero riuscire a farci molto. Sono velocissimi, complessi eppure in termini di leadership e macrotrend sono identici a loro stessi. Questa cosa crea ansia. E mi è tornato in mente il giovane JB che diceva questo.
Avanti tutta
A