Naturalmente è partito (ormai da tempo) il conto alla rovescia in vista del 7 ottobre per il primo evento di Nos, ma questa settimana voglio condividere un pezzo della mia esperienza in Airbnb. Di quanto mi abbia cambiato la vita e della centralità dei valori.
Questa newsletter nasce per questo. Per cambiare il racconto della politica, l’approccio alla politica e questo non può che passare per il rifiuto degli schemi comunicativi e delle priorità imposte. Quindi, SPOILER, non si parla di pesche non pesate all’Esselunga in questo episodio.
Si parla invece di un valore incredibile per quanto banale. Ricordarsi che siamo persone. Esseri umani viventi.
Sfidare lo status quo è anche restare basici. Umani
Riassunto delle puntate precedenti: nel 2010 ho iniziato a lavorare in CattaneoZanetto, prima società di lobbying in Italia ormai da molti anni. La palla ha rimbalzato bene perché anziché finire a occuparmi di cose più noiose finii a lavorare con chi divenne poi per me un maestro-guru-nume tutelare e occuparmi dal 2013 in poi di sharing economy. Prima Uber e poi Airbnb (dopo anche Lime). Prima come consulente e poi come responsabile in Italia (Airbnb) e in Europa/medio Oriente (Lime).
Airbnb per me fu una rivoluzione su tutti i livelli:
personale: son sempre stato un insicuro. Spesso a disagio. Airbnb mi ha aiutato moltissimo a trovare maggiore sicurezza in me, ma soprattutto ad accettare più agilmente il cambiamento, la diversità e l’ascolto. Fui selezionato anche come top 1% (o una percentuale simile insomma single digit) all’interno dell’azienda e insieme a corsi interni di management, mi diedero la possibilità anche di avere un coach. Pazzesco!
professionale: erano gli anni in cui la sharing economy emergeva. Oggi è platform economy ma poco cambia. Secondo il Prof. Jeremy Rifkin è stata una rivoluzione comparabile a quella della rivoluzione industriale. Secondo il Prof. i principi della sharing economy li vedi anche nel sistema della rete energetica, ovviamente in internet e nella mobilità etc. Airbnb però mi ha anche insegnato che:
prima di tutto si è una community (per questo Will si è sempre definita una community di utenti ed aziende consapevoli del loro impatto sul futuro, e mai un giornale o media).
i valori guidano le decisioni e che ogni momento è un momento che ci definisce. Per questo impostai l’azienda su solidi valori (che non sono la trasparenza, il rispetto… quelle sono regole della civile convivenza, quanto invece aspetti capaci di dominare ogni momento della vita aziendale)
disruptive è una parola abusata e negativa. L’epoca di Uber iniziale, del move fast a break things (vai veloce e spacca tutto) è finita da un pezzo. Airbnb non l’ha mai abbracciata. Bisogna invece avere il coraggio di costruire diversamente, anche se a volte può sembrare di reinventare la ruota, in realtà si crea con nuove fondamenta valoriali che porteranno a diverse decisioni e sviluppi, anche di business
finanziaria: non sapevo neppure cosa fossero delle RSU (piu o meno delle opzioni di azioni dell’azienda che si possono esercitare in caso di vendita o di quotazione). L’idea che il team partecipasse al profitto dell’azienda mi era estranea. Poi è diventata una scelta naturale quando ho potuto farlo con Will.
Ebbene, mercoledi 27 a Torino alla cena offerta da Vento/Exor durante la Tech Week ho conosciuto Brian Chesky, fondatore di Airbnb, e abbiamo parlato per qualche minuto.
Gli ho fatto vedere la mail che mi mandò quando firmai il primo accordo per la tassa di soggiorno in Italia. Uno schema inventato da zero. Fu un passo enorme. Gli ho detto che secondo me è il PIU’ GRANDE CEO DELLE AZIENDE TECH e il motivo è che ha basato tutto sui valori. Mi ha risposto che se credevo a questa affermazione dovevo passare questa impostazione alla mia azienda. Cosi ho fatto con Will e cosi faro con NOS, anche se non è un’azienda. Ma è un gruppo di persone, che devono restare tali il più a lungo possibile.
In queste prime settimane con NOS è successa una cosa che mi ha colpito, mi ha anche fatto soffrire e che forse solo ingenuamente pensavo non sarebbe successa: le persone, vista la natura del progetto, sono cambiate! Parlano diversamente. Mi chiedono di parlare diversamente.
Io mi chiedo: Perché?
È il solito dilemma naturalmente dell’autenticità vs si è sempre fatto cosi/gli altri si aspettano che tu faccia cosi. E questo è il motivo per cui Brian Chesky torna utile. Lo ha dimostrato con i fatti in passato e lo ha ribadito a parole ieri.
Fatto 1 - primo caso di appartamento sfasciato da ospiti di Airbnb. Brian decide che bisogna offrire una assicurazione, fino ad allora inesistente. Gli avvocati non vogliono. Lui insiste. La vince. Gli avvocati dicono di farla piccola. Gli investitori di farla piccolissima. Lui decide di fare una assicurazione fino a 1M per ogni host di Airbnb. “Se devo creare fiducia, devo mettere io per primo sul piatto qualcosa”
Fatto 2 - Airbnb licenzia una percentuale significativa di persone a causa della pandemia (il turismo ovviamente impattato piu di altri settori). Brian fa una directory dove organizza per funzione, seniority, località etc i dipendenti che sta licenziando e la pubblica (con il solito bel design di Airbnb) e dice “è gente fortissima che io non posso più permettermi in azienda. Ma talenti veri che possono essere a disposizione di chi vorrà assumerli”. Scrive una comunicazione vera alle persone, non dipendenti, persone! HR non vuole, i legali non vogliono. Lui lo fa. Molti di quelli lasciati a casa ringraziano per la comunicazione umana. Chi resta decide di lavorare di più per superare la crisi e andare in Borsa come previsto
Parole al Tech Week - Brian ricorda il fatto 2 e dice: bisogna mettere al centro l’essere umano, le emozioni e le vulnerabilità. Meraviglioso. Ma non è un esercizio plastico, è una cosa funzionale al successo dell’iniziativa. È anzi il motivo per cui l’azienda ha successo.
Per questo oggi mi impegno con Nos e lavoro alle cose che diremo a Napoli perchè siano chiari i nostri valori, sia differente la nostra comunicazione perché non è omologandoci o giocando in maniera pavida che porteremo la miccia necessaria al cambiamento. Per questo qui non parliamo della pesca di Esselunga ma di leadership diversa, di macrocambiamenti. Cambiamo prima il metodo di fare le cose. Di raccontare le cose. Cosi cambieremo le priorità e il modo e quindi, infine i risultati.
Autenticità, valori chiari, complessi e condivisi e prima di tutto l’abnegazione nostra verso ciò che facciamo.
Avanti tutta, con autenticità e passione
A
Sei veramente d’ispirazione. 🚀
Sottoscrivo tutto. T U T T O.