Ciao! Sono in partenza per Rapallo per partecipare al Convegno dei Giovani di Confindustria. Sono felice di andare a questo loro momento, sedermi, ascoltare, imparare e spero di conoscere tante persone stimolanti. Io non sopporto chi pensa che, siccome gli capita di fare anche da panelist, non abbia allora senso andare agli eventi se non per parlare. È una cosa di una spocchia, straordinaria, tipica per altro della politca… Due orecchie, una bocca etc etc etc… remember? Insomma, se ci sono giovani imprenditori in questa mailing list e siete a Rapallo, e anche voi siete a disagio come me nel momento del networking, ci vediamo li cosi saremo a disagio insieme ma almeno gli altri ci vedranno parlare e non da soli e penseranno che non siamo a disagio.
Horror vacui
Oggi ho in mentre 3 vuoti. Come noto, salvo qualche diavoleria della fisica e della meccanica quantistica con la quale l’uomo interagisce, gioca, sperimenta, la natura tende sempre a riempire il vuoto. In termini classici si è sempre indicata questa tendenza della natura e che oggi mi è parso di vedere in tre ambiti molto diversi fra loro.
1 - Scenario globale. Agosto 2023, due mesi dopo aver lasciato Will, mi chiudo in ufficio, cuffiette, foglio di carta da 3m x 1m, pennarello e inizio a fare uno sketch del futuro, dei futuri che vedevo. Un mondo sempre più conflittuale, sempre più regionalizzato. Non certo una previsione unica e originale del mondo. Era evidente allora, la vittoria di Trump e questa folle presidenza lo stanno solo confermando.
Per ogni America First però, c’è sempre un attore regionale che si convince che allora lo spazio lasciato da una America disinteressata lo potrà colmare lui. E quell’attore nel medio Oriente si chiama Israele che ha da tempo preso la dottrina Bush e l’ha fatta propria.
Questa notte Israele ha attaccato l’Iran. Lo ha fatto nell’idea di intervenire quanto prima per impedire il prosieguo del piano nucleare di Teheran. Prima ancora che la minaccia sia reale, quando questa è ancora solo ipotizzabile, Israele interviene. Ormai lo fa da tempo. È esattamente la teoria di Bush dopo l’11 settembre.
Dopo l’attacco di Israele, Washington ha detto che si tratta di una azione unilaterale di Tel Aviv, ma possiamo davvero immaginare un mondo in cui gli USA si girano dall’altra parte dicendo “non so nulla, parlane con lui!?”. Non è il mondo al quale siamo abituati da 100 anni direi almeno. Qualcosa in più. Un mondo globalizzato economicamente può essere un mondo regionalizzato in termini di bilanciamenti di forza, di controllo geopolitico?
Tanto affascinante sul piano psicologico quanto spaventoso è anche la strategia dei wannabe leader regionali (Putin, Bibi etc). Chiamano Trump, ci parlano un’oretta, gli dicono qualcosa ma non tutto. Fanno quello che vogliono e poi quando il mondo ne condanna le azioni (se le condanna), potranno dire “Ahhhhh Donald, io te l’avevo detto!”. L’ego del leader americano è appagato, la transizione da un mondo US-dominated a un mondo regionale appare piu moderata e tutti sono felici… o quasi.
2 - Community - la settimana scorsa ho un po’ flexxato (come dicono i ggiovani), cioè ho mostrato i muscoli, mettendo in bella mostra i numeri dell’evento. È una newsletter che ha avuto molto gradimento ma che a me non è piaciuta. Dimentico sempre qualcosa di quello che volevo davvero scrivere, ma stavolta ero quasi pentito dell’invio. Mancava un pezzo fondamentale: la community. La verità io, credo, sia che FPS colma un vuoto che esiste.
La tv con i suoi salotti politici è dominata dalle generazioni passate.
Il potere politico è in mano a chi ha già vissuto molte stagioni politiche (Renzi e Meloni sono “giovani” ma più che figli del sistema tradizionale).
L’establishment economico è in mano a una classe dirigente in molti casi vecchia. Specie per la parte industriale. Non abbiamo grandi startupper che sono percepiti come imprenditori al pari dei tradizionali (manca lo Xavier Niel o Elon Musk o Jeff o Mark, ovviamente). Quelli di successo di grande peso sono lontani dal dibattito (abbiamo founder con exit o valutazioni miliardarie, ma nessuno di questi si mostra). Il tessuto imprenditoriale è fatto da aziende medie, quelle grandi o grandissime sono connesse con, o controllate e quanto meno influenzate da, lo Stato. Risultato i Forum sono dominati da altri. FPS riempie un vuoto.
ho passato la settimana a scambiare i numeri di telefono e contatti per mettere in connessione le tante relazioni nate a L’Aquila. È il vero KPI che cercavamo. La nascita di una community e le reazioni Linkedin, i messaggi su IG etc, lo dimostrano. Oltre i numeri, ci sono le persone e la loro voglia di creare connessioni. È la cosa più importante perchè si realizzi ciò che ho detto in chiusura di evento (Vi rilascio qui il video dove trovate anche tutti gli altri interventi)
3 - Felicità - Per i due anni dalla morte di Silvio Berlusconi, ho (ri)pubblicato su Instagram una storia con una sua dichiarazione circa la difficoltà di essere davvero felice, dovendo invece danzare in una perenne tensione oltre la siepe verso un traguardo diverso, senza mai una felicità definitiva. Ho ricevuto una valangata di pensieri, tutti molto belli e profondi sul tema. Pochi hanno colto la citazione, per mio sommo dolore :)
Personalmente, mi ci ritrovo molto in quella dichiarazione. Non credo che sia sana ma è sicuramente la molla che mi ha fatto scrivere il libro e intitolarlo la Rincorsa. Credo che sia però anche chiaramente il simbolo di un vuoto che cerca di essere riempito (insicurezze, adrenalina, tempo della giornata etc).
Come spesso accade, se un sistema non è in equilibrio, farà di tutto per tornarci - non senza interno travaglio (e si, anche questa è una cit del Pres ;) ).
Avanti tutta
A