Ciao! Scrivo da Bari dove ieri abbiamo avuto la seconda tappa del tour insieme a Marco Bentivogli di BaseItalia. Questa sera 15 dicembre saremo a Taranto (link per registrarsi), mentre la tappa finale sarà il 20 dicembre a Genova (link per registrarsi). La tappa romana di lunedì sera è stata di quelle che scaldano il cuore. Un sacco di persone, un dibattito meraviglioso animato da una diversità di persone che andava dalla studentessa vicina alla laurea a funzionari del Governo, passando per animatori di collettivi e delusi dalla politica tradizionale.
NOS non può che provare a parlare a quel 40% (and counting, come dicono gli ammericanzz) che non vota più e provare a meritarsi la fiducia di chi l’ha persa verso la sola idea di politica. E come biasimarli davanti allo spettacolo terrificante offerto dalla politica tra inutili rimandi del MES e recriminazioni personali sotto la cintura? Sul sito del Sole trovate la mia intervista in occasione dell’evento di Roma e Qui invece il webinar con la prima Earning call di NOS!
Ve prego, non le liste di fine anno
Ci sono battaglie da combattere con coraggio, fra queste ovviamente c’è stata quella contro le luminarie e gli addobbi prematuri nelle nostre città. Una battaglia di civiltà! Si scherza naturalmente, però c’è del vero nel dire che esiste un trend per cui dato che abbiamo tutti imparato da BuzzFeed che le liste funzionano e gli anniversari anche, per differenziarci, anticipiamo di un giorno, magari di due cosi si arriva prima degli altri e cosi finisce che sui social è Natale da 3 settimane almeno e già intravedo la Pasqua.
Arrivano quindi nella nostra mail le prime mail con le Predictions per il 2024 e la valutazione delle ultime predizioni degli esperti sul 2023. Ho ricevuto, fra le tante anche quella di Casey Newton, uno tra i più noti e rilevanti giornalisti mondo tech. Lasciamo stare la sua lista e guardiamo invece a un’altra cosa. L’immagine futuristica del 2024 secondo DALL-E, il sistema di intelligenza artificiale che ha creato l’immagine.
Non ci sono auto per strada, è molto verde e ci sono le persone in mezzo alla strada. È ovviamente un’immagine di un futuro strambo creato da una intelligenza artificiale ma mi ha fatto pensare a quanto sia distante ciò che vorremmo e che valutiamo con un futuro auspicabile vs ciò che poi invece pretendiamo nel nostro quotidiano.
Sognamo tutti la metropolitana sotto casa ma non siamo disposti a sorbirci i lavori per farla. Ogni pedonalizzazione dei centri città è accompagnata da sempre le stesse recriminazioni eppure quasi nessuna zona pedonale è più tornata alle macchine. Per non parlare di ciò che la cattiva Europa “ci impone” e che poi sappiamo averci tenuto a galla a lungo.
Perché succede questo? Per molti motivi ovviamente. Quelli che ci possono interessare in una newsletter che intreccia leadership e politica sono ovvi.
Per primo, la difficoltà a tenere la barra dritta sul perché facciamo qualcosa, specie se profondamente trasformativo. Un lettore di questa newsletter mi ha suggerito la lettura di bellissimo libro a riguardo (La pratica della Leadership Adattiva, edito da FrancoAngeli).
In secondo luogo, la necessità di avere un accountability partner. Io ne ho molti in questa fase, a loro tutta la mia gratitudine. Chi nella sfera pubblica ci aiuta a tenere fede a ciò che diciamo e che dobbiamo fare? Questo sarebbe il ruolo del media che però non lo fa più, schiavi di modelli di business deboli che bruciano la qualità del prodotto.
La politica dovrebbe proprio fare questo. Aiutarci a capire il perchè è necessario per il bene dei più fare una cosa o non farne altre. Preservare i balneari da una direttiva probabilmente antecedente ai più giovani fra i lettori di questa newsletter è il contrario di ciò che sarebbe necessario. Della leadership adattiva e dell’accountability partner. Il metodo, la trasparenza e la leadership basata sulla chiarezza degli obiettivi che richiamano le persone con le competenze più adatte è invece la soluzione.
In passato, non avendo accountability partners ho cercato nella “pubblicità” delle mie idee ed iniziative questo supporto. Per questo motivo appendevo la mia lista degli obiettivi di ogni anno in camera davanti al letto e la raccontavo a quanti più interlocutori possibili.
Martedi, in occasione del mio compleanno, una amica mi ha mandato la lista che avevo fatto per il 2015. Ci ho messo 8 anni per molti di quegli obiettivi e tanti altri ancora non li ho raggiunti ma va bene cosi. Questo è stato il più bel regalo di compleanno degli ultimi anni.
Le presentazioni di NOS, i meccanismi che vogliamo creare per questa macchina vorrei fossero come questo foglio: qualcosa da guardare fra qualche anno sapendo che il metodo e l’obiettivo è sopravvissuto a ogni momento buio o incertezza momentanea.
Avanti tutta
A
Vai Ale!!! Nulla ti può fermare, solo te stesso. Abbi cura di te e keep going ❤️