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Alessia's avatar

Le parole sono importanti (cit.). Avoja. E' una questione fondamentale, eppure mi sono ritrovata spesso a chiedermi se fossi abbastanza chiara mentre inseguivo una certa intenzione comunicativa: quindi, credo che lo sia altrettanto la capacità di essere flessibili quando si conversa con qualcuno. Le parole sono tanto importanti, quanto lo sforzo di volersi capire davvero.

Sottoscrivo il bisogno di semplicità e di immediatezza, che non è solo un problema di chi parla, ma spesso anche di chi ascolta. La mia sensazione è che si ascolti sempre peggio, perché la necessità è ormai quella di trovare una risposta alle proprie domande e ribattere. Si è rotto qualcosa nel modo in cui conversiamo e ci relazioniamo con la politica. Non ci interessa più cosa dicono i politici, a meno che non riguardi strettamente noi, oggi. E ai politici non interessa più cosa dicono, a meno che non riguardi il caso del giorno, da gestire. La comunicazione si è velocizzata e polarizzata, diseducandoci alla relazione.

Per me va anche bene sentire "Sistema Paese", se alla fine mi fai capire cosa vuoi dire. Il problema è che si dica "Sistema Paese" senza completare frasi di senso.

Insomma, per chiudere il pippolotto (sorry): non credo che oggi la politica parli difficile (anzi, talvolta temo il contrario), credo che parli a vanvera perché sceglie accuratamente di cosa parlare o meno, sgusciando di fronte a molti temi che andrebbero affrontati con più onestà, perché iper-semplifica anche laddove invece, alcune cose andrebbero spiegate con cura, perché punta a guadagnare consenso, invece che a creare relazioni autentiche con gli elettori. Perché non è più fondata sull'ascolto.

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Paola Lambri's avatar

La giustizia farà il suo corso, abbiamo fiducia nella magistratura

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