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Ciao Alessandro, quale pensiero sparso.

Come te ho il desiderio di vedere un’Italia guidata da persone competenti e consapevoli delle responsabilità che portano sulle spalle, ma a differenza tua più passa il tempo e più nutro meno speranze.

La politica di oggi è respingente perché se nessuno la segue, nessuno la contesta, proprio come avviene oggi.

Chi la contesta, inoltre, non ha concretezza né soluzioni reali, e forse gli è anche più comodo così.

Lo Stato è un’azienda gestita da persone non competenti, persone che non possono essere effettivamente valutate per il proprio operato, ma che possono godere di benefit non comuni.

Ospedali definiti “aziende ospedaliere”, ma gestiti all’opposto di come dovrebbe avvenire per una vera azienda, con personale di soccorso tenuto paradossalmente allo strenuo delle sue energie fisiche e psicologiche.

Un sistema economico lasciato andare alla deriva con decreti ed azioni temporanee, ma senza un vero aggiornamento al 2024.

La meritocrazia che per decenni è stata invocata ad alta voce, oggi sembra essere il veleno del popolo.

La domanda quindi è: oggi dove possiamo andare? Ma soprattutto, vogliamo veramente andare?

Simone

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