7 Comments

Ciao Alessandro,

quando si comincia per davvero? Fino ad ora ci sono state varie versioni del concetto "la politica deve cambiare; occorre metodo, serietà, impegno, piani a lungo termine". Bene, mi sembra che su questo siamo tutti d'accordo, almeno tutti quelli che leggono la newsletter e la commentano; la mia indole realizzatrice scalpita un po' a sentire solo dichiarazioni d'intenti e a non vedere chiodi e martello all'opera, forse perché i concetti che esprimi sono gli stessi che mi girano in testa da sempre. A quando l'azione? Spero presto.

PS

Una soluzione al dilemma di Schrödinger nella versione piatti c'è, basterebbe dotarsi di un tagliavetro e aprire la finestrella laterale della credenza salvando il servizio della nonna dalla catastrofe ;-)

Expand full comment

Sempre lucido e al punto! Non solo avere un’agenda chiara aiuta a fare disciplina e focus, ma è anche il principale asset per una strategia di comunicazione e consenso verso il proprio lavoro, aiuta a distogliere da argomenti o pensieri poco utili (sia in ambito lavorativo sia, credo, in quello politico)

Expand full comment

Grazie Alessandro e grazie a tutti quelli che ti affiancheranno nell'impresa. Perché è una vera colossale impresa. Farai errori sicuramente, ma per ora sei l'unico che ci sta provando per davvero. Massima stima in voi tutti. Io sono "vecchia" e "incapace", il mio aiuto è il mio sostegno e la mia divulgazione. Non mollate. Se nemmeno voi ci riuscite è un grosso guaio. Mi fa sempre specie sentire parlare delle questioni di genere come un problema da risolvere. Se fosse accettata la diversità e ci organizzassimo solo su questioni concrete, che ne abbiamo davvero tante, la politica sarebbe meno astratta e più utile. Buon lavoro ciao Lucia

Expand full comment

Ciao Alessandro. Riflettevo su una tua mail di tempo fa in cui sostenevi che al posto di fare caciara e slogan si dovrebbe individuare un costo (o un opportunità), mettere giù un piano, indicare dei numeri che si aspettano in futuro in seguito alla decisione da prendere e poi monitorare dove vanno quei numeri. La mia riflessione riguarda proprio i numeri. Si dice da sempre (e per me è vero) che i numeri puoi farli cantare come vuoi tu: dipende come li esponi e che grafici fai. In ambito privato questi numeri sono poi analizzati da tanti attori (nel caso di aziende private c'è tutto un team dedicato; nel caso di paper scientifici c'è la peer-review e il dibattito con gli esperti del settore; ecc.). Nel caso di un'idea politica, chi controbatte quei numeri? Chi li verifica? Chi ha l'autorità per dire "quei numeri che avete detto sono coerenti con la realtà". Non vorrei che i numeri "sparati" siano solamente utilizzati come un'ulteriore arma per gli slogan politici (esempio didattico: si afferma "gli sbarchi sono aumentati rispetto all'anno scorso", questo è vero ma se si guarda il trend degli scorsi anni gli sbarchi in realtà sono diminuiti)

Expand full comment

A 53 anni tifo per il metodo di visione di sto giovanotto sperando di vedere l'Italia in mano a gente di questo calibro. Dove da poco spazio alle lamentele ma attua una ricerca alle soluzioni.

Expand full comment

Grazie Alessandro, da anziana signora sottoscrivo tutto quanto già detto da Lucia Coccagna. Aggiungo, ma solo perché lo sento mio che il tuo appunto sul traforo del Monte Bianco per me è "speranza" . Chissà che prima o poi qualcuno in Valle d'Aosta si accorga che essere tagliati fuori dal circuito - Europa - significa un danno economico enorme.

Buon lavoro.

Elena Pascal

Expand full comment

Ciao Ale,

Molto interessante la puntualizzazione sull’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato per favorire lo sviluppo infrastrutturale e digitale.

In questa prospettiva, si potrebbe sottolineare come le imprese private, grazie alla loro agilità e capacità innovativa, possano svolgere un ruolo significativo nella creazione di tecnologie e infrastrutture avanzate. Nel contesto di un'economia aperta e globalizzata, è essenziale che il governo fornisca un ambiente regolamentare stabile e incentivante, incoraggiando al contempo la concorrenza sana tra le imprese. Questo approccio può stimolare gli investimenti privati e accelerare lo sviluppo di un'economia digitale robusta.

Quando le imprese sono motivate a offrire prodotti e servizi migliori per vincere la concorrenza, i benefici si estendono agli utenti finali. E nel pubblico?

Expand full comment